Il QB starter dei Bucs, in occasione della partita di domenica prossima a Charlotte contro i Panthers, sarà Ryan Fitzpatrick.
E' stato coach Dirk Koetter a comunicare ufficialmente questa decisione, limitando - per ora - al solo match contro i Panthers la presenza di Fitz alla guida dell'attacco di Tampa Bay.
Chiaramente un utilizzo prolungato di Fitzpatrick anche nelle partite seguenti dipenderà dal rendimento del giocatore; e se il buon Ryan indosserà nuovamente i panni di "Fitzmagic", non sarà facile per Winston riconquistare il ruolo di titolare.
Credo che la scelta di Koetter di affidare la squadra a Fitz sia condivisibile, oltre che inevitabile, considerando il pessimo stato di forma di Jameis.
Purtroppo questa stagione è iniziata nel peggiore dei modi per Winston; a partire dalla squalifica per le prime tre giornate di campionato, il che gli ha anche impedito - per quasi un mese - di allenarsi con i compagni, cosa che di sicuro non gli ha giovato.
Poi, mettiamoci anche la perdita dei gradi di capitano, fatto abbastanza raro per un QB veterano come è ormai Jameis, che dovrebbe essere ritenuto leader incontrastato della squadra; solo a Josh Freeman, alcuni anni fa, capitò la stessa cosa, e cioè di perdere i gradi di "capitano" dopo avere rivestito tale ruolo per alcuni anni, e quell'episodio per Josh fu un po' il sinistro segnale dell'inizio della fine...
Ma il problema vero, per Jameis, sono i tantissimi intercetti lanciati nelle partite sin qui disputate, in cui ha peraltro confermato (se non in un episodio sporadico, proprio nel match con i Bengals) di non riuscire a sfruttare nel modo migliore una delle potenziali armi micidiali dei Bucs, quel DeSean Jackson che non a caso ha espresso nei giorni scorsi forti malumori circa il suo utilizzo chiedendo di essere ceduto altrove.
Non so se l'esperienza di Winston a Tampa sia da considerarsi chiusa o se Koetter deciderà di dargli un'altra possibilità. Si tratta pur sempre di un giocatore molto giovane, che negli anni scorsi aveva fatto intravedere un discreto talento e che sembrava di avere ampi margini di crescita, per cui aspetterei quantomeno un attimo prima di etichettarlo come un bidone di cui liberarsi il prima possibile.
E' facoltà dei Bucs quella di trattenere Winston per un anno esercitando l'opzione per il 2019, e questa potrebbe essere una possibilità, senza fargli firmare lunghe estensioni contrattuali ma limitandosi ad una sola stagione; sempre se, naturalmente, si crede che il ragazzo abbia talento e stoffa per guidare la squadra e che il periodo di appannamento che sta attraversando, per quanto preoccupante, sia solo momentaneo.
Ad ogni modo, un enorme in bocca al lupo a Ryan Fitzpatrick, nella speranza di vederlo in campo, domenica prossima, nei panni dell'ormai mitologico "Fitmzagic"...
martedì 30 ottobre 2018
domenica 28 ottobre 2018
Bucs sconfitti dai Bengals, Fitzmagic sfiora l'impresa
E' successo un po' di tutto a Cincinnati, dove i Bengals hanno superato i Bucs per 37-34 grazie ad un FG centrato dal kicker Bullock all'ultimo secondo del match.
Ma non è stata una partita punto a punto, tutt'altro. I Bengals hanno dominato la prima parte, chiudendo il primo tempo avanti per 27-9, con la difesa dei Bucs in difficoltà a contenere le corse del RB Mixon e con un Jameis Winston in evidente stato confusionale.
Ma il peggio, per Winston, doveva ancora venire. Ad inizio del secondo tempo il QB dei Bucs ha sparacchiato due sanguinosi intercetti, uno dei quali riportato in endzone da Cincinnati, ed i quattro palloni regalati agli avversari hanno in pratica costretto Koetter a "panchinare" Jameis e a mandare in campo il veterano Fitzpatrick a partita ormai ampiamente compromessa.
E invece Fitzpatrick, oggi in versione "Fitzmagic", per poco non ha compiuto il miracolo, guidando i Bucs sino al 34 pari, coronando la rimonta a un minuto dal termine, riuscendo a chiudere un quarto down con un TD pass per O.J. Howard e convertendo da due punti con un passaggio per Chris Godwin.
Purtroppo la difesa, negli ultimi secondi di partita, ha concesso ai Bengals le yards necessarie per consentire al kicker Bullock di calciare dalle 38 yards il FG della vittoria, vanificando così l'entusiasmante tentativo di rimonta di Fitz.
E adesso?
La stagione è ampiamente compromessa, dato che Saints e Panthers paiono di altra categoria, per cui sarà interessante vedere cosa deciderà Dirk Koetter relativamente alla posizione di QB. Il titolare sarà ancora Jameis Winston, a cui sarà concessa la possibilità di riscattare il pessimo avvio di stagione, o il suo "panchinamento" di oggi è da considerarsi una bocciatura pressoché definitiva?
Se ci fossero concrete possibilità di postseason credo che a giocare sarebbe Fitz, ma vista la situazione attuale (non solo per il record di 3-4, ma i playoff paiono oggettivamente un miraggio irraggiungibile per questi Bucs) avrebbe forse più senso "testare" fino in fondo Winston, per capire se siamo di fronte a "Josh Freeman 2" o se invece per Jameis si tratta solo di una crisi "momentanea", anche se questo "momento" di estremo appannamento sta durando un po' troppo a lungo...
Ma i problemi dei Bucs non riguardano solo i QB. Anche stasera sono state tantissime le penalità sciocche ed evitabili e poi speriamo di recuperare in fretta McCoy e Curry, dato che la linea difensiva, per fare un esempio, al momento è costituita da un solo giocatore, Pierre-Paul, che in pratica fa reparto da solo.
La perdita di Kwon Alexander, nel cuore della difesa, è grave e si sapeva, mentre a livello di secondaria si fa la solita fatica a contenere gli avversari, ed alla fine anche oggi abbiamo concesso quasi 40 punti, davvero troppi.
Due parole sui rookie: Ronald Jones ha corso poco e male prima di infortunarsi, ma per quel poco che ha fatto veder sin qui, viene da chiedersi se effettivamente il prodotto di USC abbia margini di miglioramento. Jones non è particolarmente veloce, non rompe mai un placcaggio, non è "elusivo" nè abile a ricevere, e non è in grado di proteggere il QB nei giochi di passaggio; onestamente ci si aspettava davvero di più da un giocatore scelto così in alto nello scorso draft.
Anche la prima scelta dei Bucs, il DT Vita Vea, che nelle ultime partite è stato in campo a lungo a causa degli infortuni di di Curry e McCoy, ha sin qui dato un apporto impalpabile al reparto. Certo, è un rookie, gioca in un ruolo difficile, e anche un fuoriclasse come Gerald McCoy ebbe bisogno quasi di un paio di campionati per diventare il giocatore che oggi conosciamo. Ad oggi, il draft dei Bucs è davvero poca cosa, speriamo di poter fare altre considerazioni a fine stagione.
Capitolo DeSean Jackson: pare che il WR (oggi finalmente trovato da Winston per un TD da 60 yards) abbia chiesto di essere scambiato; considerato che martedì si chiude il termine per i trasferimenti, ne sapremo di più nel giro di poche ore.
Infine, Catanzaro. Spero che il giocatore venga tagliato quanto prima, è deleterio continuare ad affidarsi a un kicker che sbaglia un XP a match. Oggi Catanzaro ha mandato fuori dai pali il quarto XP stagionale, e siamo solo alla settima partita; l'anno scorso Murray, in tutto il campionato, ne sbagliò uno solo. In settimana i Bucs hanno contattato il kicker Santos, credo vada bene chiunque per sostituire un elemento dannoso come Catanzaro.
Domenica prossima altra trasferta proibitiva, a casa dei Panthers di Cam Newton. Fargliela sudare, alle Pantere, sarebbe già un risultato accettabile, difficile se non impossibile sperare di tornare in Florida con una W... purtroppo, anche quest'anno sono i soliti vecchi Bucs: quelli che un modo per perdere e per complicarsi la vita lo trovano sempre.
Ma non è stata una partita punto a punto, tutt'altro. I Bengals hanno dominato la prima parte, chiudendo il primo tempo avanti per 27-9, con la difesa dei Bucs in difficoltà a contenere le corse del RB Mixon e con un Jameis Winston in evidente stato confusionale.
Ma il peggio, per Winston, doveva ancora venire. Ad inizio del secondo tempo il QB dei Bucs ha sparacchiato due sanguinosi intercetti, uno dei quali riportato in endzone da Cincinnati, ed i quattro palloni regalati agli avversari hanno in pratica costretto Koetter a "panchinare" Jameis e a mandare in campo il veterano Fitzpatrick a partita ormai ampiamente compromessa.
E invece Fitzpatrick, oggi in versione "Fitzmagic", per poco non ha compiuto il miracolo, guidando i Bucs sino al 34 pari, coronando la rimonta a un minuto dal termine, riuscendo a chiudere un quarto down con un TD pass per O.J. Howard e convertendo da due punti con un passaggio per Chris Godwin.
Purtroppo la difesa, negli ultimi secondi di partita, ha concesso ai Bengals le yards necessarie per consentire al kicker Bullock di calciare dalle 38 yards il FG della vittoria, vanificando così l'entusiasmante tentativo di rimonta di Fitz.
E adesso?
La stagione è ampiamente compromessa, dato che Saints e Panthers paiono di altra categoria, per cui sarà interessante vedere cosa deciderà Dirk Koetter relativamente alla posizione di QB. Il titolare sarà ancora Jameis Winston, a cui sarà concessa la possibilità di riscattare il pessimo avvio di stagione, o il suo "panchinamento" di oggi è da considerarsi una bocciatura pressoché definitiva?
Se ci fossero concrete possibilità di postseason credo che a giocare sarebbe Fitz, ma vista la situazione attuale (non solo per il record di 3-4, ma i playoff paiono oggettivamente un miraggio irraggiungibile per questi Bucs) avrebbe forse più senso "testare" fino in fondo Winston, per capire se siamo di fronte a "Josh Freeman 2" o se invece per Jameis si tratta solo di una crisi "momentanea", anche se questo "momento" di estremo appannamento sta durando un po' troppo a lungo...
Ma i problemi dei Bucs non riguardano solo i QB. Anche stasera sono state tantissime le penalità sciocche ed evitabili e poi speriamo di recuperare in fretta McCoy e Curry, dato che la linea difensiva, per fare un esempio, al momento è costituita da un solo giocatore, Pierre-Paul, che in pratica fa reparto da solo.
La perdita di Kwon Alexander, nel cuore della difesa, è grave e si sapeva, mentre a livello di secondaria si fa la solita fatica a contenere gli avversari, ed alla fine anche oggi abbiamo concesso quasi 40 punti, davvero troppi.
Due parole sui rookie: Ronald Jones ha corso poco e male prima di infortunarsi, ma per quel poco che ha fatto veder sin qui, viene da chiedersi se effettivamente il prodotto di USC abbia margini di miglioramento. Jones non è particolarmente veloce, non rompe mai un placcaggio, non è "elusivo" nè abile a ricevere, e non è in grado di proteggere il QB nei giochi di passaggio; onestamente ci si aspettava davvero di più da un giocatore scelto così in alto nello scorso draft.
Anche la prima scelta dei Bucs, il DT Vita Vea, che nelle ultime partite è stato in campo a lungo a causa degli infortuni di di Curry e McCoy, ha sin qui dato un apporto impalpabile al reparto. Certo, è un rookie, gioca in un ruolo difficile, e anche un fuoriclasse come Gerald McCoy ebbe bisogno quasi di un paio di campionati per diventare il giocatore che oggi conosciamo. Ad oggi, il draft dei Bucs è davvero poca cosa, speriamo di poter fare altre considerazioni a fine stagione.
Capitolo DeSean Jackson: pare che il WR (oggi finalmente trovato da Winston per un TD da 60 yards) abbia chiesto di essere scambiato; considerato che martedì si chiude il termine per i trasferimenti, ne sapremo di più nel giro di poche ore.
Infine, Catanzaro. Spero che il giocatore venga tagliato quanto prima, è deleterio continuare ad affidarsi a un kicker che sbaglia un XP a match. Oggi Catanzaro ha mandato fuori dai pali il quarto XP stagionale, e siamo solo alla settima partita; l'anno scorso Murray, in tutto il campionato, ne sbagliò uno solo. In settimana i Bucs hanno contattato il kicker Santos, credo vada bene chiunque per sostituire un elemento dannoso come Catanzaro.
Domenica prossima altra trasferta proibitiva, a casa dei Panthers di Cam Newton. Fargliela sudare, alle Pantere, sarebbe già un risultato accettabile, difficile se non impossibile sperare di tornare in Florida con una W... purtroppo, anche quest'anno sono i soliti vecchi Bucs: quelli che un modo per perdere e per complicarsi la vita lo trovano sempre.
mercoledì 24 ottobre 2018
Emergenza LB, firmati Kevin Minter e Riley Bullough
E' un momento difficile, in casa Bucs, per quanto riguarda il reparto dei linebacker, in seguito agli infortuni che domenica scorsa hanno fatto concludere con largo anticipo la stagione 2018 a Kwon Alexander e Jack Cichy, e sempre in attesa del recupero di Kendell Beckwith ancora alle prese con l'infortunio alla caviglia rimediato nel corso dell'offseason.
Per dare quantomeno una maggiore profondità al reparto, il GM Licht ha firmato in queste ore un paio di elementi, Kevin Minter e Riley Bullough.
Minter, scelto al secondo giro dei draft 2013 dai Cardinals da LSU (stesso college di Alexander e Beckwith), ha giocato in NFL per Arizona e Cincinnati, ed era attualmente free agent dopo essere stato rilasciato dai NY Jets al termine della scorsa preseason.
E' invece un volto noto ai tifosi dei Bucs quello di Riley Bullough, "stella" della edizione 2017 di Hard Knocks, la trasmissione televisiva della ESPN che lo scorso anno seguì da vicino la preseason di Tampa Bay, in cui proprio Bullough si mise in luce per la particolare grinta con cui cercò di strappare un posto nel roster dei Bucs.
Rimanendo in ambito LB, oltre a quelli di Minter e Bullough va ricordato anche il reinserimento di Devante Bond, dopo il taglio per infortunio dello stesso Bond avvenuto ad inizio settembre.
Per dare quantomeno una maggiore profondità al reparto, il GM Licht ha firmato in queste ore un paio di elementi, Kevin Minter e Riley Bullough.
Minter, scelto al secondo giro dei draft 2013 dai Cardinals da LSU (stesso college di Alexander e Beckwith), ha giocato in NFL per Arizona e Cincinnati, ed era attualmente free agent dopo essere stato rilasciato dai NY Jets al termine della scorsa preseason.
E' invece un volto noto ai tifosi dei Bucs quello di Riley Bullough, "stella" della edizione 2017 di Hard Knocks, la trasmissione televisiva della ESPN che lo scorso anno seguì da vicino la preseason di Tampa Bay, in cui proprio Bullough si mise in luce per la particolare grinta con cui cercò di strappare un posto nel roster dei Bucs.
Rimanendo in ambito LB, oltre a quelli di Minter e Bullough va ricordato anche il reinserimento di Devante Bond, dopo il taglio per infortunio dello stesso Bond avvenuto ad inizio settembre.
lunedì 22 ottobre 2018
Stagione conclusa per Kwon Alexander (e per Jack Cichy)
E' costata cara ai Bucs, in termini di infortuni, la vittoria contro Cleveland.
A causa di un infortunio al ginocchio, si conclude infatti anzitempo la stagione 2018 di uno dei perni della difesa, il LB Kwon Alexander, così come termina in anticipo il campionato di un altro LB, il rookie Jack Cichy, finito anch'egli KO per un identico problema al ginocchio.
Ora il reparto dei LB è davvero ridotto ai minimi termini, in attesa del rientro di Kendell Beckwith, previsto comunque non a breve termine.
La perdita di Kwon Alexander è particolarmente grave, il ragazzo (che peraltro a fine anno diventerà free agent) stava disputando una stagione molto buona e insieme a Lavonte David e Gerald McCoy costituiva lo "zocccolo duro" della difesa in Red and Pewter. Perderlo nemmeno a metà campionato è davvero una botta durissima per il reparto difensivo.
I Bucs nei giorni scorsi hanno rifirmato il LB Devante Bond, per dare un minimo di profondità a questo reparto specifico specifico, a cui - come dicevamo - oltre alla perdita di Alexander si aggiunge quella del rookie Jack Cichy.
A causa di un infortunio al ginocchio, si conclude infatti anzitempo la stagione 2018 di uno dei perni della difesa, il LB Kwon Alexander, così come termina in anticipo il campionato di un altro LB, il rookie Jack Cichy, finito anch'egli KO per un identico problema al ginocchio.
Ora il reparto dei LB è davvero ridotto ai minimi termini, in attesa del rientro di Kendell Beckwith, previsto comunque non a breve termine.
La perdita di Kwon Alexander è particolarmente grave, il ragazzo (che peraltro a fine anno diventerà free agent) stava disputando una stagione molto buona e insieme a Lavonte David e Gerald McCoy costituiva lo "zocccolo duro" della difesa in Red and Pewter. Perderlo nemmeno a metà campionato è davvero una botta durissima per il reparto difensivo.
I Bucs nei giorni scorsi hanno rifirmato il LB Devante Bond, per dare un minimo di profondità a questo reparto specifico specifico, a cui - come dicevamo - oltre alla perdita di Alexander si aggiunge quella del rookie Jack Cichy.
domenica 21 ottobre 2018
W in overtime per i Bucs, ma quanta fatica contro i Browns!
Alla fine di una partita rocambolesca, disputata probabilmente tra quelle che sono - ad oggi - le due peggiori squadre NFL, è stata Tampa Bay ad uscire dal campo con la vittoria, ma non si può certo gioire ed esultare per una W arrivata alla conclusione di un match davvero sconclusionato.
Tantissimi gli errori (per non parlare delle penalità) da parte di entrambi i team, che sembravano fare di tutto per... regalare la vittoria agli avversari!
E dire che tutto pareva andare nel verso giusto per la squadra di Dirk Koetter, che sembrava in controllo della partita e che, avanti per 23-9 al termine del terzo quarto, si pensava potesse controllare la gara senza eccessiva difficoltà, visto anche lo spessore assai modesto degli avversari.
Ma i Browns non si sono arresi, e hanno rimontato nell'ultimo quarto sino al 23 pari. E poi, un film purtroppo già visto tante altre volte: il kicker Catanzaro, che già aveva sbagliato l'ennesimo XP nel primo quarto, ha avuto all'ultimo secondo dei tempi regolamentari la possibilità di evitare il supplementare, ma il suo FG dalle 40 yards non ha centrato i pali, mandando tutti all'OT.
I Browns si sono presentati al supplementare con tutta l'inerzia del match a loro favore, ma nessuna delle due squadre sembrava potesse piazzare la zampata vincente.
Poi, abbastanza incredibilmente, ecco che i Bucs hanno la possibilità di calciare un FG addirittura dalle 59 yards. Presumo che nessuno ci credesse, forse nemmeno Catanzaro, e invece l'ineffabile kicker dei Bucs ha compiuto il miracolo centrando i pali dalla notevolissima distanza e regalando ai suoi colori la terza W stagionale.
Nonostante la vittoria, come dicevo prima non credo ci sia molto da esultare, dopo un match che ha confermato i tanti limiti di questa squadra. Va detto che erano parecchie le assenze pesanti in difesa (Curry, McCoy, e nel secondo tempo anche Alexander), ma ciò non giustifica i tanti errori e l'incapacità di chiudere una partita contro avversari non certo di prim'ordine.
Winston ha lanciato per 365 yards, dando spesso l'idea di improvvisare e sparacchiando anche due intercetti di cui uno in OT, ma è stato anche il miglior portatore di palla dei Bucs con 55 yards corse in 10 portate e un TD run. Il fatto che Jameis sia stato di gran lunga il RB più pericoloso, conferma la precarietà assoluta di Tampa Bay nel running game.
Adesso ci sono due trasferte molto difficili per Tampa Bay, prima Cincinnati e poi Carolina. Limitare i danni, visto il livello dei Buccaneers di stasera, sarebbe già un buon risultato...
Tantissimi gli errori (per non parlare delle penalità) da parte di entrambi i team, che sembravano fare di tutto per... regalare la vittoria agli avversari!
E dire che tutto pareva andare nel verso giusto per la squadra di Dirk Koetter, che sembrava in controllo della partita e che, avanti per 23-9 al termine del terzo quarto, si pensava potesse controllare la gara senza eccessiva difficoltà, visto anche lo spessore assai modesto degli avversari.
Ma i Browns non si sono arresi, e hanno rimontato nell'ultimo quarto sino al 23 pari. E poi, un film purtroppo già visto tante altre volte: il kicker Catanzaro, che già aveva sbagliato l'ennesimo XP nel primo quarto, ha avuto all'ultimo secondo dei tempi regolamentari la possibilità di evitare il supplementare, ma il suo FG dalle 40 yards non ha centrato i pali, mandando tutti all'OT.
I Browns si sono presentati al supplementare con tutta l'inerzia del match a loro favore, ma nessuna delle due squadre sembrava potesse piazzare la zampata vincente.
Poi, abbastanza incredibilmente, ecco che i Bucs hanno la possibilità di calciare un FG addirittura dalle 59 yards. Presumo che nessuno ci credesse, forse nemmeno Catanzaro, e invece l'ineffabile kicker dei Bucs ha compiuto il miracolo centrando i pali dalla notevolissima distanza e regalando ai suoi colori la terza W stagionale.
Nonostante la vittoria, come dicevo prima non credo ci sia molto da esultare, dopo un match che ha confermato i tanti limiti di questa squadra. Va detto che erano parecchie le assenze pesanti in difesa (Curry, McCoy, e nel secondo tempo anche Alexander), ma ciò non giustifica i tanti errori e l'incapacità di chiudere una partita contro avversari non certo di prim'ordine.
Winston ha lanciato per 365 yards, dando spesso l'idea di improvvisare e sparacchiando anche due intercetti di cui uno in OT, ma è stato anche il miglior portatore di palla dei Bucs con 55 yards corse in 10 portate e un TD run. Il fatto che Jameis sia stato di gran lunga il RB più pericoloso, conferma la precarietà assoluta di Tampa Bay nel running game.
Adesso ci sono due trasferte molto difficili per Tampa Bay, prima Cincinnati e poi Carolina. Limitare i danni, visto il livello dei Buccaneers di stasera, sarebbe già un buon risultato...
lunedì 15 ottobre 2018
Licenziato il DC Mike Smith, difesa affidata a Mark Duffner
Mike Smith, da oggi, non è più il Defensive Coordinator dei Tampa Bay Buccaneers.
Il nuovo DC dei Bucs è Mark Duffner, 65 anni, fino a ieri allenatore dei LB e la cui unica esperienza come coordinatore di una difesa NFL risale alle stagioni 2001-02 con i Cincinnati Bengals.
La posizione di Mike Smith era onestamente indifendibile, dopo l'ultima orrenda prestazione difensiva della squadra, ieri ad Atlanta.
Ma quella con i Falcons è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, dato che nei suoi due anni e mezzo alla guida della difesa dei Bucs, Mike Smith non è mai riuscito a dare una impronta vincente al suo reparto, e le impietose statistiche che vedono Tampa Bay agli ultimi posti di praticamente tutte le stats difensive, sono la conferma che quasi nulla ha funzionato nel lavoro di coach Smith.
Dispiace, perché il talento a sua disposizione non era poco, basti pensare ai nuovi innesti per la D-line arrivati nel corso della free agency, senza dimenticare la prima scelta di quest'anno, utilizzata sempre per puntellare un reparto difensivo che invece si è rivelato punto debolissimo di una squadra che, nelle prime partite di quest'anno ha dimostrato una friabilità preoccupante, incassando qualcosa come 34,6 punti di media a partita.
Buon lavoro a Mike Duffner, dunque, coach di esperienza che speriamo possa riportare la difesa dei Buccaneers a livelli, quantomeno, dignitosi.
Il nuovo DC dei Bucs è Mark Duffner, 65 anni, fino a ieri allenatore dei LB e la cui unica esperienza come coordinatore di una difesa NFL risale alle stagioni 2001-02 con i Cincinnati Bengals.
La posizione di Mike Smith era onestamente indifendibile, dopo l'ultima orrenda prestazione difensiva della squadra, ieri ad Atlanta.
Ma quella con i Falcons è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, dato che nei suoi due anni e mezzo alla guida della difesa dei Bucs, Mike Smith non è mai riuscito a dare una impronta vincente al suo reparto, e le impietose statistiche che vedono Tampa Bay agli ultimi posti di praticamente tutte le stats difensive, sono la conferma che quasi nulla ha funzionato nel lavoro di coach Smith.
Dispiace, perché il talento a sua disposizione non era poco, basti pensare ai nuovi innesti per la D-line arrivati nel corso della free agency, senza dimenticare la prima scelta di quest'anno, utilizzata sempre per puntellare un reparto difensivo che invece si è rivelato punto debolissimo di una squadra che, nelle prime partite di quest'anno ha dimostrato una friabilità preoccupante, incassando qualcosa come 34,6 punti di media a partita.
Buon lavoro a Mike Duffner, dunque, coach di esperienza che speriamo possa riportare la difesa dei Buccaneers a livelli, quantomeno, dignitosi.
domenica 14 ottobre 2018
Ai Bucs non riesce la rimonta, vincono i Falcons 34-29
Non è riuscito ai Bucs il tentativo di rimonta, e la speranze di agguantare per i capelli la W è sfumata all'ultimo secondo, quando l'azione finale del match, un disperato tentativo in "stile rugby", non si è concretizzato a poche iarde dall'endzone dei Falcons.
Ma la vittoria di Atlanta è comunque meritata, perché la squadra di Matt Ryan ha non solo dominato il primo tempo, ma nel complesso ha dimostrato di essere più compatta e quadrata di Tampa Bay, che ha sì prodotto brillanti fiammate alternate però a troppi gravi errori.
Soprattutto, i Bucs pagano a caro prezzo l'errore (tanto per cambiare...) del kicker Catanzaro, il cui sbaglio nel calciare l'XP seguente al TD del 6-0 di Cameron Brate ha poi costretto Tampa Bay a cercare una conversione da 2 punti (fallita) e a trovarsi sempre dietro nel punteggio anche quando, se quell'XP fosse andato a segno, la partita avrebbe potuto essere in parità. E rimanendo ai kicker, ci ha poi pensato l'ex Matt Bryant a piazzare tra i pali il FG decisivo, dalle 57 yards.
Peccato, un'altra sconfitta e un record che diventa negativo (2-3) e le due belle vittorie iniziali sembrano sempre più lontane; gli attuali Bucs, purtroppo, non si discostano più di tanto da quelli (perdenti) che tante volte abbiamo visto negli ultimi anni...
E peccato anche perché questi Falcons non sono parsi fenomenali, e con qualche errore in meno (ad esempio gli intercetti di Winston o una difesa più presente) forse avremmo potuto commentare la terza vittoria stagionale anziché la terza sconfitta...
Purtroppo non credo ci sia da essere troppo ottimisti per il proseguimento della stagione; la difesa fa acqua un po' da tutte le parti (e stasera si è infortunato anche Gerald McCoy, speriamo non sia nulla di grave), e in attacco si procede a ondate, alterando giocate brillanti a drive inconcludenti...
Tra le poche note liete di stasera la prestazione del RB Peyton Barber, che ha azzeccato qualche bella corsa, e mettiamoci anche i 4 TD pass lanciati da Winston, anche se quei due intercetti sparacchiati da Jameis hanno avuto un peso importante nella sconfitta di stasera..
Domenica prossima arrivano al RJS i Cleveland Browns. Chissa se i Bucs riusciranno nell'impresa di "miracolare" anche la squadra del QB rookie Baker Mayfield...
Ma la vittoria di Atlanta è comunque meritata, perché la squadra di Matt Ryan ha non solo dominato il primo tempo, ma nel complesso ha dimostrato di essere più compatta e quadrata di Tampa Bay, che ha sì prodotto brillanti fiammate alternate però a troppi gravi errori.
Soprattutto, i Bucs pagano a caro prezzo l'errore (tanto per cambiare...) del kicker Catanzaro, il cui sbaglio nel calciare l'XP seguente al TD del 6-0 di Cameron Brate ha poi costretto Tampa Bay a cercare una conversione da 2 punti (fallita) e a trovarsi sempre dietro nel punteggio anche quando, se quell'XP fosse andato a segno, la partita avrebbe potuto essere in parità. E rimanendo ai kicker, ci ha poi pensato l'ex Matt Bryant a piazzare tra i pali il FG decisivo, dalle 57 yards.
Peccato, un'altra sconfitta e un record che diventa negativo (2-3) e le due belle vittorie iniziali sembrano sempre più lontane; gli attuali Bucs, purtroppo, non si discostano più di tanto da quelli (perdenti) che tante volte abbiamo visto negli ultimi anni...
E peccato anche perché questi Falcons non sono parsi fenomenali, e con qualche errore in meno (ad esempio gli intercetti di Winston o una difesa più presente) forse avremmo potuto commentare la terza vittoria stagionale anziché la terza sconfitta...
Purtroppo non credo ci sia da essere troppo ottimisti per il proseguimento della stagione; la difesa fa acqua un po' da tutte le parti (e stasera si è infortunato anche Gerald McCoy, speriamo non sia nulla di grave), e in attacco si procede a ondate, alterando giocate brillanti a drive inconcludenti...
Tra le poche note liete di stasera la prestazione del RB Peyton Barber, che ha azzeccato qualche bella corsa, e mettiamoci anche i 4 TD pass lanciati da Winston, anche se quei due intercetti sparacchiati da Jameis hanno avuto un peso importante nella sconfitta di stasera..
Domenica prossima arrivano al RJS i Cleveland Browns. Chissa se i Bucs riusciranno nell'impresa di "miracolare" anche la squadra del QB rookie Baker Mayfield...
mercoledì 10 ottobre 2018
Estensione contrattuale fino al 2023 per Ali Marpet
Estensione contrattuale in casa Bucs. E' di ieri la notizia di un nuovo contratto sottoscritto da Tampa Bay con la guardia Ali Marpet.
Si tratta di un contratto della durata di sei anni, sino a tutto il 2023. Il nuovo accordo sostituisce quello attualmente in essere, e copre dunque l'attuale stagione estendendosi per altri cinque anni, campionato 2023 compreso.
Scelto al secondo round nel draft del 2015 (pick n.61 overall), Marpet si è meritato ben presto il ruolo di guardia titolare, mostrando inoltre una certa versatilità essendo in grado di ricoprire, oltre a quello di guardia, anche il ruolo di centro.
A breve, potrebbe seguire all'estensione contrattuale di Marpet quella di un altro elemento della linea offensiva, e cioè il tackle Donovan Smith, scelto anch'egli nel draft 2015 e in scadenza di contratto alla fine dell'attuale campionato (così come il LB Kwon Alexander, anch'egli "unrestricted free agent" al termine del 2018).
Si tratta di un contratto della durata di sei anni, sino a tutto il 2023. Il nuovo accordo sostituisce quello attualmente in essere, e copre dunque l'attuale stagione estendendosi per altri cinque anni, campionato 2023 compreso.
Scelto al secondo round nel draft del 2015 (pick n.61 overall), Marpet si è meritato ben presto il ruolo di guardia titolare, mostrando inoltre una certa versatilità essendo in grado di ricoprire, oltre a quello di guardia, anche il ruolo di centro.
A breve, potrebbe seguire all'estensione contrattuale di Marpet quella di un altro elemento della linea offensiva, e cioè il tackle Donovan Smith, scelto anch'egli nel draft 2015 e in scadenza di contratto alla fine dell'attuale campionato (così come il LB Kwon Alexander, anch'egli "unrestricted free agent" al termine del 2018).
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