Si è appena concluso il draft 2017, e sono inevitabili le prime valutazioni e chiedersi che draft sia stato per i Tampa Bay Buccaneers, e sopratutto se le scelte di Licht e Koetter abbiano consegnato un team migliorato in quei ruoli che necessitavano di essere adeguatamente rinforzati.
Il giudizio complessivo credo possa riassumersi sinteticamente in una "B"; mi sembra che quello dei Bucs sia stato un buon draft, con alcune scelte ottime ed altre che si assestano comunque su una ampia sufficienza. Il tutto, ovviamente "sulla carta", dato che come sempre, inutile ripeterlo, sarà il campo a confermare o meno la bontà delle decisioni di GM e HC di Tampa Bay.
Cominciamo la nostra beve analisi dalla pick del primo giro, il TE O.J. Howard. Mi sembra sia stata una chiamata ottima, dato che parliamo del miglior TE in assoluto tra quelli draftabili, e che con Howard si va a completare nel migliore dei modi un reparto in cui, a roster, era in pratica presente il solo Cameron Brate.
Se il giocatore, a differenza di un altro TE draftato recentemente dai Bucs e che non ha mantenuto le alte aspettative che c'erano nei suoi confronti (Austin Seferian-Jenkins), riuscirà a mantenersi lontano dagli infortuni senza incappare in problemi "off field", credo che da un punto di vista strettamente tecnico Tampa Bay abbia pescato un elemento in grado di ricoprire il ruolo di starter a lungo termine.
Dal secondo giro è arrivata quella safety che tutti attendevamo e di cui c'era un gran bisogno, anche se ha destato qualche perplessità il fatto che, essendo ancora disponibile Obi Melifonwu da Connecticut, Licht e Koetter abbiano invece deciso di scegliere Justin Evans da Texas A&M, prospetto valido anche se meno quotato di Melifonwu.
Ovviamente speriamo che GM e HC abbiano visto giusto e senz'altro avranno avuto i loro validi motivi per preferire il prospetto di Texas A&M a quello di Connecticut; considerata l'emergenza che i Bucs hanno nel ruolo specifico, Evans dovrà essere in grado di tenere il campo sin dalla sua stagione da rookie, auguriamoci che il ragazzo meriti la fiducia che Licht e Koetter hanno riposto nei suoi confronti.
Nel terzo giro i Bucs hanno effettuato una doppia chiamata, prima il WR Chris Godwin da Penn State e poi, in seguito ad una trade up con i NY Jets, il LB Kendell Beckwith da LSU. Credo siano due scelte ampiamente condivisibili, soprattutto perché in entrambi i ruoli - sia WR che LB - c'era bisogno di inserire talento fresco e di aumentare la profondità.
Godwin si presenta con ottime credenziali, e sembra avere le caratteristiche tecniche per completare nel migliore dei modi il reparto dei WR, che adesso con Mike Evans, DeSean Jackson, Adam Humphries (e, appunto, Chris Godwin), offre adeguate garanzie per i lanci di Jameis Winston.
In quanto all'altro giocatore scelto al terzio giro, il LB Kendell Beckwith da LSU, gli unici dubbi nei suoi confronti sono relativi ai un serio infortunio al ginocchio da cui il ragazzo si sta ancora riprendendo.
Da un punto di vista tecnico Beckwith offre solide garanzie ed il suo rendimento a LSU (lo stesso college di Kwon Alexander) è sempre stato di alto livello; se, come speriamo, dovesse recuperare al 100% dall'infortunio, andrebbe a completare il reparto dei LB al fianco dell'ottimo duo Lavonte David - Kwon Alexander.
Nell'ultima giornata del draft i Bucs hanno chiamato quel RB di cui tanto si era parlato nelle settimane scorse, ed un DT, per acquisire il quale è stata fatta una trade up con i Miami Dolphins.
Cominciamo dal RB: dal quinto giro è arrivato Jeremy McNichols da Boise State (stesso college di provenienza di Doug Martin), giocatore bravo tanto a correre quanto a ricevere fuori dal backfield; anche nel suo caso, come per Beckwith, c'è l'incognita di un serio infortunio (alla spalla) da cui speriamo che il recupero sia veloce e completo.
Da un punto di vista tecnico McNichols va a completare il reparto dei RB, che però a questo punto è decisamente sovraffollato (oltre a McNichols, i Bucs hanno a roster Doug Martin, Charles Sims, Jacquizz Rodgers, Peyton Barber e Russell Hansbrough). Sarà interessante vedere quali saranno, a settembre, i RB effettivamente rimasti a roster...
L'ultima chiamata ha riguardato il DT Steve Tu'ikolovatu da USC, una buona chiamata per dare profondità alla linea difensiva anche se per effettuarla è stata "sacrificata" la pick al settimo giro del prossimo draft; non si tratta di un sacrificio particolarmente costoso, speriamo comunque che ne sia valsa la pena e che Tu'ikolovatu si dimostri in grado di meritare la fiducia che hanno riposto in lui GM e HC.
Riassumendo, ecco nella tabella i giocatori scelti al draft 2017 dai Tampa Bay Buccaneers:
RD.
|
PICK
|
PLAYER
|
POS.
|
COLLEGE
|
1
|
19
|
O.J. Howard
|
TE
|
Alabama
|
2
|
50
|
Justin Evans
|
S
|
Texas A&M
|
3
|
84
|
Chris Godwin
|
WR
|
Penn State
|
3
|
107
|
Kendell Beckwith
|
LB
|
LSU
|
5
|
162
|
Jeremy McNichols
|
RB
|
Boise State
|
7
|
223
|
Stevie Tu'ikolovatu
|
DT
|
USC
|
Undrafted rookie
Come sempre, terminato il draft è il arrivato il momento degli "undrafted rookie", quei giocatori in uscita dal college che non sono stati draftati nel corso della tre giorni di Philadelphia e che le varie squadre NFL stanno firmando proprio in queste ore. Al momento, stando a quanto riportato dal Tampa Bay Times, i Bucs hanno trovato un accordo con una quindicina circa di rookie undrafted; eccone l'elenco:
- Sefo Liufau, QB, Colorado
- Paul Magloire, LB, Arizona
- Antony Auclair, TE, Laval
- Christian Kuntz, LB, Duquesne
- Cole Gardner, OT, Eastern Michigan
- Richie Brown, LB, Mississippi State
- Max Bullough, LB, Michigan State
- Thomas Sperbeck, WR, Boise State
- Jesus "Bobo" Wilson, WR, Florida State
- Korren Kirven, OG, Alabama
- Deondre Gardner, OLB, Southern Illinois
- Maurice Fleming, CB, West Virginia
- Jonathan Moxey, CB, Boise State
- Greg Mabin, CB, Iowa
- Alex Gray, S, Appalachian State
- Drew Williams, LS, South Carolina
- Darious Cummings, DT, Florida