domenica 29 maggio 2016
Jameis Winston, otto chili in meno per un 2016 vincente
In questa lunga e come sempre noiosissima offseason, anche per i Bucs è tempo di "OTA - organized team activities", in pratica i primi allenamenti in vista della nuova stagione, attualmente in corso di svolgimento a One Buc Place.
Tra i vari giocatori, spicca un Jameis Winston tirato a lucido, dal fisico più "asciutto" rispetto a quello che ricordavamo nel 2015. Ebbene, la giornalista di ESPN Britt McHenry ha intervistato nei giorni scorsi proprio il QB dei Bucs, che ha rivelato le modalità grazie alle quali è arrivato a perdere quasi 10 chili nel corso dell'offseason (questo è il LINK dell'articolo completo).
Reduce da un'ottima annata da rookie, Winston ha ammesso di essere consapevole delle difficoltà che molti giocatori incontrano nel loro anno da "sophomore", ossia il secondo anno tra i professionisti, in cui si è chiamati a replicare quanto di buono mostrato nell'anno di esordio in NFL.
Dunque, per affrontare la stagione 2016 nel migliore dei modi, Winston ed il suo agente decisero di contattare a febbraio Tim Glover, un trainer che aveva già lavorato con campioni NBA quali Kobe Bryant e Michael Jordan, ed alle cui cure il QB di Tampa Bay aveva deciso di affidarsi per migliorare le proprie prestazioni da un punto di vista strettamente fisico.
Una delle prime cose che Grover fece, fu quella di modificare la dieta di Winston. Il QB dei Bucs, che preferisce il cibo salato a quello dolce, talvolta esagerava con snack a base di patatine, compresi interi sacchetti di chips mangiati nel corso di robusti "spuntini notturni".
Dunque niente più patatine fritte a tarda sera, ma al di là di questo (un consiglio per il quale non occorreva scomodare il "guru" Glover), l'ex trainer di Kobe e MJ ha elaborato per Winston un programma dietetico che non solo evitava cibo pesante a tarda notte ma che prevedeva l'assunzione del maggior numero di calorie in precisi e determinati momenti nel corso della giornata.
Jameis sintetizza così le "istruzioni" di Glover: alimentarsi soprattutto dalle 6 del mattino alle 4 del pomeriggio, rallentando progressivamente nel corso della giornata l'assunzione di cibo. E a quanto pare la cura ha dato i suoi frutti, dato che il giocatore, dal mese di febbraio ad oggi, è calato di parecchi chili, scendendo dalle 240 libbre (108 KG) con cui si era presentato a Glover ai circa 100 KG atuali.
Esperienza positiva dunque, quella con Tim Glover, che Jameis Winston sintetizza efficacemente con queste parole: "My body feels much better," Winston said. "When you're working out consistently and staying in shape, you never have to get in shape. That's the biggest thing."
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....quindi Taco Bell di notte non era un problema solo per Josh Freeman..... :)
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