La partecipazione agli OTA in corso di svolgimento a One Buc Place in questi giorni non è obbligatoria, ma l'adesione da parte dei giocatori è pressoché totale, a meno che non ci siano problemi fisici ad impedire di prendervi parte.
Un altro motivo per non partecipare ai primi allenamenti della nuova stagione è il "malcontento" legato a dispute riguardanti il rinnovo contrattuale chiesto dal giocatore e sul quale la società preferisce invece prendere tempo.
E' questo il caso di Demar Dortson, il RT dei Bucs la cui assenza agli OTA non è dovuta a infortuni o guai fisici ma proprio alla volontà del giocatore, "scontento" per non aver sottoscritto un nuovo contratto sebbene Società e agente del RT #69 stiano negoziando un nuovo accordo.
Demar Dotson ha 29 anni e negli ultimi tre campionati è stato il RT titolare di Tampa Bay, nonché uno dei pochi giocatori a fornire un rendimento sufficiente in una linea offensiva che viceversa ha fatto acqua da tutte le parti. Il giocatore è legato ai Bucs da un contratto che prevede per lui ancora due stagioni in Red and Pewter, dato che diventerà free agent al termine della stagione 2016. Il suo ingaggio ammonta a 2,5 milioni per il 2015 e ad un cifra più bassa per il 2016, che potrà però crescere in base a vari bonus sino ad arrivare - anche per il 2016 - a raggiungere la cifra di 2,5 milioni.
Tali somme possono sembrare non così basse per quello che è un discreto giocatore ma non un fuoriclasse, ma a livello di NFL girano cifre più alte per coloro che occupano il ruolo di RT starter e Dotson chiede di adeguare il suo compenso agli ingaggi percepiti dai suoi "colleghi" nel suddetto ruolo.
Non è escluso che la scelta di Dotson di disertare gli OTA per una disputa contrattuale possa ritorcersi contro il giocatore stesso, perché chiedere più soldi alla Società ed utilizzare un "holdout" per raggiungere questo scopo rischia proprio di ottenere l'effetto opposto, ad esempio inimicandosi GM e HC, soprattutto se il giocatore che "sciopera" non è propriamente un campione insostituibile (e Dotson non lo è).
Le parti in causa (il GM Licht e l'agente del giocatore) non hanno voluto rilasciare dichiarazioni e Lovie Smith si è limitato a dire che la partecipazione agli OTA è volontaria e che a lui risulta soltanto che Dotson ha deciso di non prendervi parte, ma non per quali ragioni...
Vedremo se Dotson non prenderà parte nemmeno agli OTA (facoltativi) della prossima settimana, e soprattutto se deciderà di proseguire questo holdout saltando anche gli allenamenti (e in questo caso si tratta di un minicamp obbligatorio) previsti dal 16 al 18 giugno.
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