Proprio ieri parlavamo del taglio del TE Tim Wright da parte dei New England Patriots, e speravamo in un suo ritorno in Florida, sebbene ci sembrasse difficile che coach Lovie Smith riportasse in Florida un giocatore da lui stesso "scaricato" solo dodici mesi fa.
E invece no: i Tampa Bay Buccaneers hanno annunciato ufficialmente di avere acquisito il giocatore appena tagliato dai Pats, rilasciando contestualmente - per fargli spazio nel roster che in questo periodo è composto da 90 giocatori - un altro TE, il primo anno Taylor Sloat.
Credo fosse dispiaciuta un po' a tutti la partenza di Tim Wright per Boston, nell'ambito della trade che a pochi giorni dall'inizio dello scorso campionato aveva portato Logan Mankins a Tampa. Il TE proveniente da Rutgers aveva infatti disputato una eccellente stagione da rookie, sebbene il 2013 fosse stata una stagione atroce per i Bucs, funestata non solo dalle troppe sconfitte ma anche da tanti episodi negativi (dal caso Freeman all'epidemia di MRSA, per citarne un paio).
In un contesto così complicato Tim Wright riuscì a registrare 54 ricezioni per 571 yards e 5 TD, in pratica il secondo miglior ricevitore dei Bucs, preceduto dal solo Vincent Jackson. E dispiacque vedere partire questo interessante prospetto (insieme a una scelta del quarto giro del draft 2015) in direzione Boston, per ricevere in cambio dai Patriots un veterano (Logan Mankins) che il meglio di sè su un campo da football lo aveva già dato nelle tante stagione disputate con New England.
Con i Pats Tim Wright ha ricevuto lo scorso anno 26 palloni per 259 yards e ben 6 TD, giocando tutte le partite, due delle quali da starter, sebbene il suo impiego sia andato progressivamente in calando nel corso del campionato, peraltro concluso trionfalmente dai Patriots con la vittoria nel Super Bowl dello scorso febbraio.
Ad oggi dunque il reparto dei TE in casa Bucs diventa veramente di primo piano, con Tim Wright che va ad aggiungersi al secondo anno Austin Seferian-Jenkins, ed ai veterani Brandon Myers e Luke Stocker. Un buon gruppo di elementi, ciascuno con caratteristiche diverse ed in grado di completarsia vicenda; chissà che alla fine non rimangano tutti e quattro nel roster definitivo dei 53 giocatori che andrà ad iniziar la stagione.
Bisogna rilevare come i Bucs stiano ampiamente sfruttando la possibilità di chiamare per primi i giocatori tagliati dagli altri team (e ciò sarà possibile fino alla week n.3 della stagione), grazie al fatto di essere stati la squadra con il peggior record del 2014.
E dopo la safety
D.J. Swearinger, il linebacker Khaseem Greene ed il punter Spencer Lanning ecco ora il ritorno a One Buc Place della nostra vecchia conoscenza Tim Wright, una delle poche cose buone lasciate in eredità da Greg Schiano a Tampa, che lo prese come undrafted rookie (del resto il ragazzo proveniva da Rutgers...) e che lo "convertì" da WR a TE.
Infine, da sottolineare come tutti questi quattro giocatori (Swearinger, Greene, Lanning e Wright) siano giovani - si accingono ad entrare tutti nella loro terza stagione NFL - abbiano contratti "leggeri" da un punto di vista economico e siano destinati a diventare "restricted free agents" al termine del campionato 2015 (dunque facilmente confermabili dai Bucs in caso di stagione positiva). Tim Wright, ad esempio, nel 2015 avrà un contratto da minimo salariale, che prevede solamente 585mila dollari