In questi giorni il coaching staff dei Bucs è alle prese con un vero e proprio "tour" attraverso gli Stati Uniti: se nella giornata di ieri Lovie & co, erano ad Eugene, in Oregon, per un workout con Marcus Mariota, quest'oggi la truppa ha riattraversato gli States per recarsi a Tallahassee, in Florida, per l'ennesimo workout con l'altro candidato alla pick n.1 Jameis Winston.
Quello odierno è stato un "meeting" in realtà molto breve, con Jameis impegnato per soli 25 lanci, a differenza degli oltre 100 effettuati nel corso del Pro Day della scorsa settimana (e dei 45 di ieri da parte di Mariota).
Proseguono dunque a ritmo serrato questi incontri con i due giocatori che si contendono il ruolo di first pick overall, e come si diceva ieri speriamo almeno che dopo tutte queste ore trascorse dall'intero CS di Tampa Bay ad analizzare Marcus e Jameis in ogni aspetto, anche il più capillare, alla fine arrivi a Tampa il giocatore in grado di contribuire nel migliore dei modi alla rinascita della squadra che un tempo era in pianta stabile tra i top team dell'NFL e che da ormai un decennio è abbonata ai bassifondi della Lega...
Passando a notizie più "concrete", i Bucs potrebbero aggiungere a breve al proprio roster una vecchia conoscenza, il DE George Johnson - che nella foto vedete infatti con la casacca di Tampa Bay - che vestì il red and pewter tra il 2010 e il 2012.
Il 28enne George Johnson, dopo il college a Rutgers sotto la guida di Greg Schiano, entrò in NFL come undrafted rookie nel 2010, trascorrendo come detto a Tampa i primi anni della sua carriera tra i PRO. In realtà il giocatore si ritagliò spazi marginali in quel periodo, limitandosi per lo più a far parte della practice squad, e dopo due stagioni ai Vikings di Leslie Frazier (oggi DC dei Bucs), Johnson ha infine disputato un discreto campionato 2014 con i Detroit Lions.
Il giocatore - restricted free agent - ha ricevuto un'offerta contrattuale dai Bucs, che i Lions hanno facoltà di pareggiare. se non vogliono perderlo. Qualora Detroit non pareggiasse l'offerta e Johnson finisse a Tampa, non è però prevista per Detroit alcuna compensazione, cioè i Bucs non dovranno dare alcuna futura scelta del draft ai Lions.
Detroit ha cinque giorni di tempo per decidere se pareggiare o meno l'offerta, ma va sottolineato come sia minimo lo spazio a disposizione sotto il cap per i Lions: solo poco più di 3 milioni, con Detroit che si ritrova ad essere la seconda squadra messa peggio da questo punto di vista nell'intera NFL. Vediamo come si evolverà nei prossimi giorni la situazione; non stiamo parlando di un fenomeno ma si tratterebbe quantomeno di un innesto in grado di aggiungere un minimo di profondità ad uno dei reparti messi peggio dell'intera squadra insieme a linea offensiva e safeties, e cioè quello dei DE.
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