Iniziano meglio i Colts, che vanno subito avanti nel punteggio dando l'impressione, tra la fine del secondo e l'inizio del terzo quarto, di poter scavare un solco decisivo, complici anche i tanti errori dei Bucs, soprattutto in difesa dove la secondaria lascia intere praterie ai ricevitori dei Colts.
Poi, prima un fumble provocato e recuperato da Barrett e poi un intercetto di Winfield cambiano il volto alla partita. Tampa Bay va avanti nel punteggio e sembra in grado di chiudere il match, ma non è così. Nel finale i Colts pareggiano e a due minuti dalla fine le squadra sono ancora in perfetta parità.
Un TD su corsa di Fournette, stasera dominante con ben 4 TD all'attivo, sembra chiudere il match, con soli 20 secondi rimasti sul cronometro. Ma non è finita, i Colts per poco non riportano in endzone il ritorno di kickoff, ed è davvero "game over" solo quando l'ultimo passaggio di Wentz, con zero secondi sul tabellone, viene intercettato da Desir.
Finisce qui, 38-31 per i Buccaneers, ma è stata davvero una partita strana quella di stasera. Tantissimi errori sia per Tampa Bay che per Indy, e con i Colts che per tre quarti si dimenticano del fortissimo RB Taylor, preferendo sfidare la secondaria sospetta dei Bucs. Poi, nell'ultimo quarto, i Colts si riaffidano a Taylor e riaprono i giochi, fino all'ultima cavalcata decisiva di Fournette.
E' una vittoria molto importante, grazie alla quale i Bucs consolidano la leadership nella NFC South. Ma non è stata una bella partita, nè si può dire che Tampa Bay abbia disputato un bel match. Abbiamo vinto grazie ad episodi fortunati, alle palle perse e alle penalità gravi commesse dagli avversari, al fatto che i Colts di siano dimenticati di Taylor per tre quarti e ad un Fournette in serata di grazia, ma il livello del gioco, sia in attacco che in difesa, dovrà crescere e anche di molto, perchè giocando a questi livelli si arriverà comunque ai playoff, ma poi di strada temo se ne farebbe assai poca...